giovedì 3 marzo 2011

TRICHET DUE ANNI DOPO


Pubblico di seguito l’articolo di Francesca Gerosa (“ Milano Finanza”), sulla tendenza rialzista del costo del denaro. Per due anni (due anni!) il tasso BCE è stato inchiodato da quell’anziano signore che si chiama Trichet all’innaturale 1%. Si doveva trattare di una misura eccezionale, per agevolare l’economia, i detentori di mutui, la liquidità delle banche, ecc. Ma si tratta sempre di una misura che deve essere circoscritta al tempo strettamente necessario a dare un po’ di fiato ai mercati. Due anni sono stati decisamente troppi. Bisognava aspettar la spirale inflazionistica in atto per smuovere il pachiderma della BCE, fortunatamente al termine del suo mandato.

Aumentano i rischi" per le prospettive di inflazione nell'Eurozona. Il presidente della Bce, Jean Claude Trichet , conferma i timori del mercato e non pronuncia la consueta formula sul livello dei tassi "adeguato", anzi, sebbene oggi abbia lasciato al minimo storico dell'1% il costo del denaro, dice che serve una "forte vigilanza" da parte dell'Eurotower.

In genere, la formula "forte vigilanza" è usata dalla Bce un mese prima di rialzare i tassi d'interesse. Sui tassi il presidente della Bce ha aggiunto che l'istituto è "pronto a intervenire tempestivamente, in maniera appropriata", anche perché le pressioni inflazionistiche rispetto al mese scorso sono cresciute a causa dell'aumento dei prezzi delle materie prime.

Un aumento dei tassi d'interesse al prossimo direttivo della Bce di aprile "è possibile" ma "non certo", si è sbilanciato Trichet, il quale ha anche fatto sapere che la decisione odierna di lasciare invariati i tassi europei all'1% è stata "unanime". Il numero uno della Banca centrale europea ha comunque precisato che "non ci impegniamo mai in anticipo", che la decisione sarà presa al prossimo consiglio direttivo della Bce, convocato a Francoforte il 6 e 7 aprile, e che non si vuole avviare una serie di aumenti dei tassi.

"Facciamo quello che dobbiamo fare", ha proseguito Trichet, "nel medio termine per assicurare la stabilità dei prezzi utilizzando i tassi di interessi e le misure standard. Le misure atipiche sono applicate quando c'è un funzionamento anormale del mercato. La dimostrazione di questo principio di separazione è che manteniamo le misure atipiche e che indichiamo che potremmo cambiare le misure standard".

La Banca centrale europea garantirà la stabilità nel caso si dovessero verificare degli shock sul fronte dei prezzi e al contempo monitorerà attentamente gli sviluppi geopolitici. La Bce ha anche deciso di mantenere le aste di fondi trimestrali alle banche a tasso fisso e con liquidità illimitata "fino a quando sarà necessario".

D'altra parte, le proposte di riforma della governance economica europea giunte dalla Commissione Ue "non vanno abbastanza a fondo" e nel recepirle i Governi "le hanno persino indebolite". Così Trichet torna a chiedere una maggiore automaticità delle sanzioni contro i Paesi con eccesso di deficit e debito.

Guardando invece al quadro economico dell'Eurozona, il Pil dovrebbe crescere tra l'1,3% e il 2,1% nel 2011 e tra lo 0,8% e il 2,8% nel 2012, stime migliori rispetto a quelle precedenti. I dati, ha evidenziato Trichet, continuano a confermare una dinamica positiva dell'attività economica all'inizio del 2011.

Le esportazioni della zona euro dovrebbero beneficiare della ripresa dell'economia a livello mondiale e dovrebbe migliorare anche la domanda interna. La ripresa economica, nell'area dell'euro, tuttavia, "potrebbe essere frenata dalle politiche di aggiustamento dei bilanci". La Bce ha anche rialzato le stime dell'inflazione nella zona euro. A livello tendenziale l'inflazione dovrebbe essere compresa tra il 2% e il 2,6% quest'anno e fra l'1 e il 2,4% il prossimo anno.