venerdì 4 marzo 2011

CHI E' STEVE WOZNIAC


Ogni volta che si parla della  Apple, e comunque dei suoi più famosi prodotti, l’Iphone, l’Ipod, l’Ipad, e soprattutto del sistema operativo MacIntosh, il pensiero corre immediatamente a Steve Jobs. Il motivo è molto semplice: Jobs, possedendo un talento imprenditoriale superiore a quello informatico, ha saputo spendere meglio la sua immagine ed agevolare l’associazione di pensiero tra la sua azienda e se stesso. Non si intende, ovviamente, sminuire l’importanza ed il talento (fuori discussione) di uno degli uomini fondamentali per la storia dell’informatica di tutti i tempi, ma crediamo utile fornire un piccolo tributo ad un genio assoluto dell’elettronica, un uomo che, insieme a Jobs, ha praticamente inventato il personal computer. Quest’uomo, ormai sessantenne, si chiama Steve Wozniak. Nasce a Sunnyvale (USA) nel 1950, eredita dal padre, ingegnere della Lockheed la passione per l’elettronica, muove i primi passi nella nascente ipotesi informatica, nel 1975, con il più giovane amico Steve Jobs. Quest’ultimo ha già le idee chiare: vuole realizzare un computer dalle dimensioni accettabili, con interfacce e dispositivi input e output che ne facilitino l’utilizzo da parte di una solo utente, che magari supporti persino delle immagini. Wozniac intuisce subito la portata dell’idea di Jobs e intravede la possibilità di realizzarla. Comincia a studiare e a sperimentare l’idea di partenza nel garage di Jobs, fino a realizzare il primo, storico personal computer, dotato di un microprocessore, e, più tardi, di una unità floppy. Si trattava di una scatola di legno con una tastiera, rudimentale, certo, ma grande come una macchina per scrivere. Nel 1976, grazie a questo genio assoluto dell’elettronica, nasce il primo personal computer. Jobs inventa il nome della società “Apple” ed inizia la commercializzazione dell’”Apple I”, che sarà solo l’inizio di una carriera costellata di qualche insuccesso (l”Apple III”), ma soprattutto di innegabili successi come i primi MacIntosh, per arrivare al più recente Iphone. Il sodalizio tra Wozniak e Jobs terminò in occasione di un tragico incidente occorso a Wozniac con il suo aereo privato, che, sebbene superò con una temporanea amnesia anterograda, modificò una volta per tutti il temperamento e gli obiettivi di quest’uomo. Wozniac uscì da Apple, proseguì la sua strada nel solco informatico in settori più “leggeri”, come quello dei videogiochi, completò i suoi studi abbandonati alla Berkeley University, si dedicò ad altre attività che nulla avevano a che fare con l’elettronica. Qualche anno dopo, addirittura, patrocinò una trasmissione televisiva (un format) che da noi è divenuto il celebre “ballando con le stelle”. Insomma, dall’incidente in poi, il percorso della sua vita ha subito una brusca deviazione, non sempre comprensibile. La sua opera fondamentale, interrotasi nel 1981 con l’incidente, era però ormai conclusa. Non dimentichiamo mai questo autentico genio, rimasto quasi sempre nell’ombra, dal momento che Jobs si è sempre impadronito delle scene e dei riflettori, e ricordiamo che senza il talento di Wozniac il computer con il quale sto scrivendo il presente articolo forse non esisterebbe ancora. Così come Bill Gates non sarebbe mai arrivato alla creazione e allo sviluppo di Microsoft senza il decisivo apporto dell’amico Paul Allen, sarebbe impensabile la Apple senza le conoscenze e la creatività di Steve Wozniac: l’Apple I è una sua creatura, che Jobs ebbe il talento imprenditoriale di promuovere e diffondere. Non dimentichiamolo ogni volta che accendiamo un Mac.