Pubblico volentieri l’articolo del brillante Eugenio
Benetazzo, analista sempre acuto e lungimirante. Sottoscrivo ogni sillaba, in
effetti siamo esattamente al punto da lui descritto. Dal momento che, nel
nostro paese, con la nostra democrazia in agonia, non ci possiamo attendere dalle
elezioni alcun risultato utile alla navigazione e al governo della crisi,
possiamo solo augurarci un Monti-bis. Non è granchè, ne convengo, Monti stesso
ha ammesso di aver compiuto diversi errori. Hollande, in Francia, ha appena
varato un provvedimento che colpisce i grandi patrimoni fino al 75%. E’ il
minimo che si possa fare, ma la sua anima di banchiere glielo ha finora
impedito. Ma il nostro problema vero, quello talmente vasto da essere irrisolvibile
è costituito dalla nostra classe politica. Il caso Batman la rappresenta e la
riassume perfettamente. Si annida un batman in ogni partito della repubblica,
in ogni consiglio Regionale, Provinciale e Comunale. Tutti i nostri politicanti
sono un po’ Batman, per il semplice fatto che non hanno iniziato una carriera
in politica per servire il paese ma i propri interessi personali e familiari.
In definitiva, considerato che il sistema democratico, in questo paese è stato
ammazzato da gentaglia come Belsito, Lusi, Penati e Batman, siamo in un
cul-de-sac, senza via d’uscita. Quando arrivi in fondo, puoi solo annaspare, ma
così facendo, peggiori solo la tua situazione.
In dialetto
siciliano stretto l'allocuzione “a schifiu finisce” significa che qualcosa sta
per finire male o che sta per scoppiare una rissa rabbiosa. In molti mi
scrivono chiedendomi ma perchè in Italia non finisce a schifiu, vedendo come
con periodicità costante è possibile assistere in continuazione a scandali
politici a sfondo finanziario vedi i vari Lusi, Belsito, Bossi e adesso
Fiorito, della serie “the neverending story”. Perchè in Italia non assistiamo a
fenomeni di sommossa o rivolta sociale violenta al pari di quanto sta accadendo
in queste ultime 48 ore in Spagna o peggio ancora anche atti di giustizia
sommaria come in Romania all'epoca di Ceausescu (peraltro oggi anche
eventualmente giustificabili sul piano morale visto il clima di
impoverimento sociale ed oppressione fiscale che contraddistingue questi
ultimi anni). Quest'ultimo, lo ricordo per chi fosse nato in quegli anni ed
oggi si trova ad essere un ventenne senza speranza di vita lavorativa, venne
processato e condannato a morte per fucilazione per crimini contro lo stato e
distruzione dell'economia nazionale.
Perchè in
Italia non abbiamo visto il movimento giovanile degli indignados ? Perchè in
Italia non abbiamo avuto manifestazioni di protesta violenta, al di là del
movimento dei forconi in Sicilia e del V-Day, che di violento non avevano nulla
quanto piuttosto agli occhi della stampa estera sembravano più momenti
di folklore locale ? Lo ricordo ancora, perchè l'ho vissuto in diretta alla
televisione, ma l'unico momento in cui abbiamo fatto quasi paura, rischiando di
imitare la soluzione rumena, è stato il 30 Aprile 1993 quando davanti all'Hotel
Raphael di Roma a seguito di un lancio di monetine, Bettino Craxi & Company
sono scappati da un linciaggio di massa. Quelle immagini fecero il giro
del mondo, furono un monito per i successori della prima repubblica, generarono
un sentimento di pulizia e rinnovamento nella politica, che aprirono la
strada all'ascesa di Berlusconi e di molti altri nuovi partiti come la
stessa Lega Nord. Sono passato ormai vent'anni e come possiamo vedere non è
cambiato sostanzialmente nulla, anzi forse siamo peggiorati. Fiorito,
tanto per fare gossip, era tra quelli che lanciavano le monetine contro Craxi
in quel lontano 30 Aprile 1993.
Ho avuto
modo di scriverlo in più occasioni,
ricevendo anche pesanti critiche ed insulti, ma ormai il nostro paese della
democrazia rappresentativa e dei partiti ordinari non se ne fa più niente,
più mantiene in vita questi apparati più condanna se stesso ad una lenta
morte prima economica e poi sociale. Le menti migliori del nostro paese, quelli
che dovrebbero rappresentare la nuova intelligentia per un ricambio della
classe dirigente non ci sono, perchè sono emigrate all'estero a lavorare per
qualche multinazionale o a fare ricerca per qualche ateneo prestigioso. Il
resto della maggior parte degli italiani che rimangono, ahimè mediocri e
cialtroni, perchè impossibilitati ad abbandonare il paese, causa vincoli con le
banche o la loro famiglia d'origine, sono ormai stati inebetiti da una
televisione che si concentra su bisogni superflui o notizie di gossip,
piuttosto che diffondere e promuovere ideali e forma pensiero verso un nuovo
rinascimento culturale. Chi prova e vuole cambiare il paese dal basso,
viene deriso in tutti i modi, quasi fosse una minaccia incombente da sopprimere
quanto prima, vedi il Movimento 5 Stelle, brutalmente attaccato
dall'establishment conservatore che vuole mantenere e congelare per sempre
l'attuale status quo, per non parlare del giovane Renzi.
L'accessibilità
alla vita politica dimostra che non esiste la democrazia rappresentativa,
solo pochi si possono permettere di fare politica, e lo fanno perchè investendo
tanto per entrarvi, successivamente ne saranno pienamente ricompensati. Ne ho
menzionato anche lo scorso anno, i 2/3 del parlamento italiano è composto da
medici ed avvocati, e questo va avanti da anni: per me il tutto rappresenta una
nuova forma di aristocrazia. Lo stesso si può estendere anche alla vita
negli enti locali, partendo dalle regioni andando ai comuni. Il motto è per
tutti ormai se sei un libero professionista affermato allora sei pronto per
entrare nella pancia della balena. Probabilmente, ma è un atto di presunzione
personale, se fossero adottate le Quote Professioni
come avevo proposto lo scorso anno, rendendo possibile una maggiore
rappresentatività di tutti gli attori della vita economica del nostro
paese, avremmo un futuro governo in grado di essere più in sintonia con le
necessità e problemi delle famiglie ed imprese, piuttosto che avere
un'aristocrazia che vive mantenuta e protetta come ai tempi di Luigi XVI. Non
so voi, ma mi sentirei più bensperante in un miglioramento, se in parlamento ci
fossero molti meno avvocati e molti più operai, insegnanti, artigiani,
poliziotti, dipendenti pubblici, macchinisti, autotrasportatori, oltre a
tantissime altre professioni al momento snobbate.
Eugenio Benetazzo –
eugeniobenetazzo.com