lunedì 1 agosto 2011

BANANA REPUBLIC (le allegre compagnie)


A beneficio dei lettori sono di seguito illustrate una serie di privilegi e prebende cui i nostri politici, con tutta la buona volontà, espressa in più di una circostanza, non riescono e non possono rinunciare. E` una di quelle rarissime occasioni in cui la nostra classe politica, pur divisa su tutto, riesce a trovare una magnifica armonia: musica per le loro orecchie. Non importa se la crisi imperversa ora più che mai, non importa se anche gli USA sono sull'orlo del default, se dopo la Grecia arriveranno Irlanda e Portogallo, e quindi Italia e Spagna. A chi i sacrifici? A loro. A chi gli emolumenti? A noi. La manovra tributaria del rag. Tremonti prevede molti tagli, anzi moltissimi. La maggior parte dei quali ricade su risorse certe (i lavoratori dipendenti), ma loro, dalla sinistra più estrema alla destra piu' conservatrice al pasto a 5 stelle non ce la fanno proprio a rinunciare. Ci hanno provato, ce l’hanno messa tutta, occorre dirlo, onore al coraggio sfortunato, ma non ci sono riusciti. Vediamo meglio.


Il bilancio della Camera, mostra delle spese al limite dell’incredibile. Come ad esempio una spesa di oltre 8 milioni l’anno per garantire una ristorazione a cinque stelle ai nostri onorevoli

PARCHEGGIARE la macchina lungo la strada come i comuni mortali? Sia mai! Si rischia una multa o peggio un furto! Poi chi le paga? Con il loro misero stipendio sarebbe un bel problema. E che dire magari di prendere l’autobus? No troppo triviale. E quindi interviene la Camera, che offre in esclusiva ai nostri politici i parcheggi blu. E inserisce nel bilancio 2010 la ragguardevole cifra di 1 milione e 154 mila 431 euro per posti auto e moto, gratuitamente concessi e messi sotto la voce “sicurezza”.

Per quante auto scatta il parcheggio blu? Mistero alquanto doloroso, come ogni cosa che riguardi il bilancio della Camera. Certo è che secondo i dati Formez, la Camera ha ”solo” 21 auto blu.

E quindi, viste le cifre in gioco, i parcheggi toccano a deputati e alti, si spera, dirigenti. Ma il bilancio li coccola davvero i suoi prediletti, perché ci sono anche 418 mila euro per ulteriore “custodia di vetture e lavaggio veicoli di servizio e attività connesse”.

MA NON FINISCE qui. Perché si pagano altri 357 mila euro per noleggi a lungo termine con tre operatori e la bellezza di ulteriori 200 mila euro come “da gara”si precisa, per il noleggio di auto da 4 cooperative. E così si buttano i soldi. Perché se è vero che serve un taxi, i deputati possono pagarselo, i funzionari possono farselo rimborsare (se davvero necessario) e le auto blu quindi necessarie sarebbero veramente poche. E quanto al parcheggio se lo potrebbero cercare da soli come fanno i comuni mortali.

INCREDIBILE! Spulciando sempre il bilancio si trovano voci vere ma con costi al limite dell’incredibile: 99.300 mila euro (all’anno!) per manutenzione giardini. Terriccio d’oro si presume. Ma certo tanto paghiamo noi. Ma alla Camera non si può “lavorare” a stomaco vuoto; quindi si mangia e con gusto pure, vista la spesa di 8 milioni e 362 mila euro e spiccioli. Di questi, 1 milione all’elegante ristorante per i deputati. E altrettanto per il self service, 942.755 per “noleggio e manutenzione di apparecchi per la ristorazione”. Risparmiare comprandoli no eh?

CAFFE'. Poi 635 mila euro per acquisto di generi alimentari. Il caffè? 70 mila euro per macchinette e materiale di consumo. Ma chi garantisce che il mangiare sia fatto come si deve? E che la mozzarella non sia guasta? Certo non uno qualunque ma l’Istituto Superiore di Sanità che alla modica cifra di 126 mila euro (è un ente pubblico eppure si fa pagare) garantisce il “monitoraggio della qualità del servizio”.

E se mangi troppo e ti viene il mal di pancia? Nessun problema il Policlinico Gemelli mette a disposizione un’”assistenza medica d’urgenza”. E come si raggiunge l’ospedale? Ma in ambulanza per bacco! Ma non quella del 118, che magari ci mette troppo o non arriva. Quindi ce n’è una a disposizione della Camera, per la modica cifra di 31 mila euro. Questa si che è vita. Blu.

SIETE LA PARTE PEGGIORE DEL PAESE”, queste parole, incise sul granito, sembrano proprio indirizzate alla classe politica cui appartiene colui che le ha pronunciate. Personaggi individuati dai leader dei rispettivi partiti, sulla base di non si sa bene quali criteri (alcuni di loro non sanno quasi leggere, scrivere e far di conto), dediti solo ai propri interessi e a quelli della consorteria cui appartengono, altro che servitori dello stato. Un crogiuolo di nani e ballerine (si veda il caso di colui che ha detto quelle parole pesanti come macigni o di colei che il Cavaliere Nero ha recentemente nominato ministro)che brillano solo per impreparazione, velleitarismo, faciloneria. Voltagabbana, masnadieri, faccendieri e grassatori. I precari, cui erano indirizzate quelle parole sono l’ossatura di questo disgraziato paese, i politicanti come colui che le ha pronunciate, loro sì, sono decisamente la parte peggiore.

AGGIORNAMENTO
“L'informativa del presidente del Consiglio sulla crisi economica, domani pomeriggio, sarà l'ultimo atto dei lavori parlamentari di Montecitorio prima della pausa estiva. Detto fatto, l'Aula della Camera riprenderà i lavori il 12 settembre. Protesta il Pd, che avrebbe voluto riprendere ai primi di settembre, ma la maggioranza si impunta.
Spiega Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera: «Nella prima settimana di settembre tradizionalmente ci sono almeno 100 parlamentari di entrambi gli schieramenti che fanno il pellegrinaggio (?). Per rispetto verso di loro abbiamo ritenuto di iniziare le sedute dell'Aula qualche giorno più tardi».

Si riaprirà con la mozione di sfiducia individuale al ministro delle Politiche agricole Francesco Romano presentata dalle opposizioni, si proseguirà con la richiesta di arresto per il deputato del Pdl Marco Milanese e, naturalmente, con il Ddl intercettazioni. Fermo restando il rispetto per il pellegrinaggio in questione, colpisce che nel pieno della bufera finanziaria i nostri parlamentari siano concentrati su questo. Forse, viene da pensare, non hanno capito la drammaticità del momento.” Fonte: “il sole 24 ore”
Zapatero, che si è fatto da parte, in Spagna, allo scopo di favorire le elezioni anticipate, rinuncia alle proprie ferie, e rimane al suo posto in considerazione del momento gravissimo che attraversa il suo paese, a rischio, come il nostro, di fallimento. Onestamente, non si sa se ridere o piangere leggendo le parole di Fabrizio Cicchitto, che parla di “pellegrinaggio” (ma di quale pellegrinaggio parla costui?) e di ripresa dei lavori alla Camera fissata per il 12 settembre. Se lo spread tra titoli di stato e bund , oggi 2 agosto, fissato a 385 punti, dovesse, come pare probabile, crescere ulteriormente nei prossimi giorni, potremmo arrivare a quota 7% di interessi da applicare ai titoli di stato. In questo momento siamo al 6,27, non è lontana la soglia del 7%. Ricordiamo, per coloro che non lo sapessero, che la quota 7% viene considerata un limite di non ritorno, i paesi in default, Grecia, Irlanda e Portogallo, prima di crollare, hanno toccato la quota 7%. E’ mai possibile che i politicanti di questo paese non si rendano conto che siamo sull’orlo del fallimento, e che pensino ai 100 deputati che vanno in pellegrinaggio… ma quale pellegrinaggio! Dovete stare, come Zapatero, con i vostri beneamati fondoschiena incollati alle vostre poltrone, perché mentre voi andate in pellegrinaggio, il paese sta letteralmente andando in bancarotta. Ma cosa abbiamo mai fatto per meritarci una simile classe politica? Andiamoci noi, allora, in pellegrinaggio, e chiediamo alla Madonna del Divino Amore che illumini, ispiri, e possa colmare in qualche modo le teste con il vuoto pneumatico dei nostri parlamentari!