mercoledì 25 maggio 2011

TRIBUTO A MARIO DRAGHI

E’ con vivo, grande piacere che apprendiamo da tutti gli organi di stampa (compreso l”Economist” e il “Financial Times”) che il nominativo di Mario Draghi è giunto in dirittura d’arrivo per la presidenza della Banca Centrale Europea. Nella giornata di ieri, anche l’ultima riserva, quella di Angela Merkel, è caduta, spianando dunque la strada della candidatura di Mario Draghi. E’ stato proprio il ministro delle finanze tedesco Schaeuble, uno dei più grandi estimatori di Draghi, a fare rompere gli indugi, comprensibili, alla Merkel. Ricordiamoci, qualora qualcuno tralasciasse questo particolare, che Mario Draghi è il governatore della Banca d’Italia, uno dei paesi più indebitati dell’area Euro. Questo particolare, non trascurabile, è passato in secondo piano, data la fama, il successo, la stima unanime di cui gode questo formidabile signore, che ha sbaragliato letteralmente qualsiasi altro candidato. Anche il Presidente dell’Eurogruppo, Jean Claude Juncker, uno dei primi a caldeggiare la candidatura di Draghi, ha dichiarato la propria soddisfazione. E persino Sarkozy, che non brilla per stima ed ammirazione dello stivale, ha concesso senza esitazioni il suo appoggio. Allo stato attuale, è questo il dato sconcertante e lieto allo stesso tempo, Mario Draghi è solo nella corsa alla presidenza della BCE. Ma vediamo di conoscere meglio questo signore, uno dei pochi italiani riconosciuti a livello mondiale per le sue qualità indubbie di onestà, serietà, competenza ed equilibrio.


E' nominato Governatore della Banca d’Italia il 29 dicembre 2005. In questa veste, è membro del Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea, membro del Gruppo dei Sette e del Gruppo dei Venti oltre che del Consiglio d’Amministrazione della Banca dei Regolamenti Internazionali.
E' Governatore per l’Italia nel Consiglio dei Governatori della Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo, della Società Finanziaria Internazionale, dell’Associazione per lo sviluppo internazionale, dell’Agenzia multilaterale di garanzia degli investimenti e della Banca Asiatica di Sviluppo.
E' anche Alternate Governor per l’Italia presso il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Interamericana di Sviluppo e la Società Interamericana di Investimento.
Dall’aprile 2006 è Presidente del Financial Stability Forum, divenuto Financial Stability Board dalla primavera del 2009.
Nel 1970 consegue, con il massimo dei voti e lode, la laurea in Economia all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza“, discutendo la tesi Integrazione economica e variazioni dei tassi di cambio con il prof. Federico Caffè. Prosegue gli studi al Massachusetts Institute of Technology sotto la guida dei proff. Franco Modigliani e Robert Solow, conseguendo il Ph.D. in Economics con la tesi Essays on Economic Theory and Applications.
Dal 1975 al 1978 è professore incaricato prima di Politica economica e finanziaria all’Università di Trento, poi di Macroeconomia all’Università di Padova e di Economia matematica all’Università di Venezia, quindi di Economia e politica monetaria all’Università di Firenze ove, dal 1981 al 1991, è Professore Ordinario della stessa disciplina.
Dal 1984 al 1990 ricopre la carica di Direttore esecutivo alla World Bank.
Nel biennio 1989-90 partecipa al gruppo di lavoro incaricato dal Ministro Guido Carli di elaborare “un testo unico delle disposizioni vigenti in tema di intermediazione finanziaria, bancaria e non bancaria”. Consulente economico della Banca d’Italia nel 1990. Viene nominato Direttore Generale del Tesoro il 17 gennaio 1991 e vi resta fino al 2001. Nel 1993 viene messo a capo del Comitato per le privatizzazioni. In qualità di Direttore Generale del Tesoro ha guidato i lavori della Commissione incaricata di redigere il Testo Unico in materia di intermediari e mercati mobiliari. E' stato, inoltre, Presidente dello European Economic and Financial Committee, membro del G7 Deputies e Presidente del gruppo di lavoro OCSE Working Party 3.
E' stato Vice Presidente e Managing Director di Goldman Sachs International e, dal 2004 al 2005, membro del Comitato esecutivo del Gruppo Goldman Sachs.
Il Prof. Mario Draghi è membro dal 1998 del Board of Trustees dell’Institute for Advanced Study (Princeton) e, dal 2003, della Brookings Institution. E' stato Visiting Fellow all’Institute of Politics, John F. Kennedy School of Government (Harvard University) nel 2001. E' autore di scritti su temi finanziari e macroeconomici.

Questo, sommariamente, il curriculum di questo formidabile personaggio, che, vista la fama di cui gode il nostro paese, considerato da molti il paese più settentrionale dell’Africa, è uno dei pochissimi italiani stimati ed ammirati all’estero. Non dimentichiamo, inoltre, che un presidente della BCE italiano, per quanto dotato di equilibrio ed equidistanza, inevitabilmente, se i nostri politici non porteranno, con le loro malefatte, il paese al suicidio finanziario, avrà un occhio di riguardo nei confronti dell’Italia, e potrebbe concorrere, con la sue indubbie qualità, ad evitare all’Italia il rischio default. La carica che andrà a ricoprire è una delle più prestigiose a livello mondiale, non possiamo che essere grati alla professionalità, alla misura, alla competenza di Mario Draghi, che in uno dei periodi più bui di questo paese, con una classe politica ai minimi storici, un governo Berlusconi – Scilipoti – Bossi, ne risolleva parzialmente le sorti. Onore e grazie dunque a Draghi, cui non posiamo che augurare un proficuo lavoro, certi che sarà all’altezza del suo compito, e non farà rimpiangere comunque il predecessore Trichet. Purtroppo, e anche questo è sintomatico, non sono pochi gli organi di stampa che fanno notare l’anomalia che contraddistingue Draghi: il fatto di essere italiano. In effetti, dobbiamo a malincuore ammettere che lo stereotipo dell’italiano all’estero è molto distante dalla personalità di Draghi. Il che non fa che sottolineare la bravura di questo signore, che ha dovuto, oltre a tutto il resto, superare anche il pregiudizio degli analisti stranieri. Per una volta non ci troviamo di fronte ad un suonatore di mandolino, un consumatore di spaghetti, un confezionatore di pizze, un santo, un navigatore, e, soprattutto, un affiliato all’onorata società.