mercoledì 17 maggio 2017

PERCHE’ TRUMP RISCHIA L’IMPEACHMENT



La richiesta di Donald Trump di sospendere le indagini su Michael Flynn ha innescato l'ennesima tempesta attorno al presidente Usa, a brevissima distanza dall'ammissione dello stesso Trump di aver passato documenti riservati a Mosca. L'ombra dell'impeachment aleggia sul capo dell'inquilino della Casa Bianca, alle prese con un'accusa, quella di ostruzione della giustizia, che costò il posto a Richard Nixon nel 1974 e che già fu mossa contro Bill Clinton nel 1998, ai tempi dello scandalo Lewinsky.
DIVERSE VIE PER L'OSTRUZIONE DELLA GIUSTIZIA. Se fosse dimostrata la veridicità della versione offerta da Michael Comey, ci sarebbero gli estremi per configurare un'ipotesi di questo tipo? La stampa americana sottolinea che sono diverse le fattispecie di reato - dall'omicidio di un testimone alla distruzione delle prove - che consentono di parlare di ostruzione delle indagini giudiziare. Esiste, tuttavia, anche un ampio spettro di comportamenti non rigidamente codificati che possono dare adito a un'accusa analoga.
RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE ILLECITA. Proprio il New York Times, sul quale è apparsa la notizia del tentato insabbiamentivo, si chiede se il comportamento di Trump, unito al successivo licenziamento in tronco di Comey, possa giustificare un'accusa di ostruzione alla giustizia e, nel dare rispostapositiva, fornisce la testimonianza di un ex procuratore federale e oggi docente all'università di Georgetown, secondo cui il rapporto di potere che intercorre tra un presidente e il direttore del Fbi rende illecita la richiesta di archiviazione di un'indagine. La cacciata di Comey, seppur legittima potrebbe essere considerata illegittima nel momento in cui dovesse essere considerata conseguenza diretta di un fine improprio, come quello di altrerare un 'indagine.
IL PARAGONE COL WATERGATE. Ricordando che entrambi i presidenti americani soggetti a procedure di impeachment erano stati chiamati in causa da questo tipo di accusa, sempre il Nyt, accosta il Russiagate al Watergate: «L’ovvio parallelo storico all’azione di Trump è il cosiddetto Saturday night massacre nell’ottobre del 1973, quando il presidente Richard Nixon ordinò il licenziamento del procuratore speciale che investigava sul Watergate». Con l’aggravante che «oggi non c’è un procuratore speciale in carica per stabilire se la fiducia pubblica sia stata violata e se la presidenza sia stata davvero presa in ostaggio da una potenza straniera ostile. Per questa ragione, il Paese ha raggiunto un momento ancora più pericoloso».
RIFERIMENTO AL 25ESIMO EMENDAMENTO. Richard Painter, consulente legale della Casa Bianca ai tempi di George W. Bush, ha lanciato su Twitter la richiesta di far riferimento al 25esimo emendamento, che prevede la rimozione di un presidente se «incapace di assolvere a compiti e poteri del suo ufficio». Secondo la Costituzione statunitense, una maggioranza semplice alla Camera può votare l'impeachment per «tradimento, corruzione o altri gravi crimini». E qualora fosse condannato dal voto dei due terzi del Senato, Trump potrebbe essere rimosso dal suo incarico.
Lettera 43