Boschi dixit: ”mio padre è una persona perbene, è stato vicepresidente solo 8 mesi”, ma in quei pochi mesi lui e i dirigenti di etruria hanno bruciato 5 miliardi di attivi: ecco il bilancio 2014 della banca, un disastro mai visto nella storia dell’istituto….
Il bilancio non è disponibile pubblicamente, ma è contenuto in un rapporto dei commissari depositato solo al registro delle Camere di commercio. Pier Luigi Boschi ha guidato la banca per pochi mesi, ma per anni è stato nel cda e nelle cariche più importanti. Tanto ora è protetto dalle cause di azionisti e obbligazionisti…
… conti correnti di Banca Etruria? Prosciugati per 211 milioni di euro. Gli impieghi lordi dell’ istituto di credito? Passati da 911 milioni di euro a 17,5 milioni, con un sostanziale azzeramento e una riduzione di valore di 894 milioni di euro. La raccolta diretta della banca? Scesa in un anno da 12,3 a 8,3 miliardi di euro, con una riduzione del 33% pari a 4 miliardi e 84 milioni di euro.
L’ esposizione
lorda delle sofferenze? Aumentate di 216 milioni di euro. Il portafoglio
titoli? Passato da 6,8 a 2,5 miliardi di euro, con una riduzione di valore di
4,2 miliardi di euro, pari al 62%. Il conto economico? Disastroso. Il margine
di interesse che scende del 41%, passando da 173,7 a 101,9 milioni di euro. I
dividendi che si riducono del 60%. Il risultato netto della attività di negoziazione,
copertura e fair value che si riduce del 63%, passando da 109,7 a 40,3 milioni
di euro. Il margine di intermediazione che scende del 41%….
…L’ utile lordo
della operatività corrente che resta negativo come l’ anno precedente, ma passa
da un rosso di 109 a uno di 673 milioni di euro, con un buco supplettivo di
563,9 milioni di euro. Il risultato di esercizio che passa da una perdita di
81,2 a una di 526 milioni di euro. Tutta questa è la differenza fra i conti
2013 e quelli al 31 dicembre 2014 della Banca popolare dell’ Etruria e del
Lazio.
Uno li
guarda come accade dopo un terremoto, e pensa: qui sono passati Attila e gli
Unni. Invece erano passati solo Lorenzo Rosi presidente e Pier Luigi Boschi (il
papà di Maria Elena) vicepresidente. Il loro unico bilancio (anche se prima
entrambi condividevano la responsabilità di quelli precedenti essendo stati per
anni consiglieri di amministrazione, poi membri del comitato esecutivo, poi ai
massimi vertici) da leader è quello che ha dato il colpo di grazia a una delle
10 più importanti banche popolari italiane…..
…per altro queste
cifre che qui raccontiamo non sono mai state pubblicate né rese note al
mercato, perchè sono contenute in un rapporto dei commissari depositato solo al
registro delle Camere di commercio con il titolo «relazione sulla situazione
patrimoniale ed economica al 31 dicembre 2014». E l’ attivo patrimoniale viene
fotografato dai commissari in 9 miliardi e 101 milioni di euro, con un
depauperamento rispetto all’ anno precedente di quasi 5 miliardi di euro, visto
che al 31 dicembre 2013 l’ attivo era registrato in 14,992 miliardi di euro.
Una situazione di quelle classiche che aprono le porte alle azioni di
responsabilità nei confronti del management da parte dei creditori sociali,
come prevede il codice civile. Interessante vero?
Quindi la domanda
rimane: Per quale motivo la figlia del sig. Boschi è stata nominata da Matteo
Renzi come Ministro della Repubblica Italiana? Meritocrazia?
C’è una relazione
fra il dissesto di Banca Etruria causato dai fidi erogati a soggetti insolventi
e la nomina di Maria Elena Boschi alla carica di Ministro?
Chi ha preso i
soldi di Banca Etruria? Sicuri che non ci siano amici e sodali politici del
Premier Renzi, gente conosciuta durante i suoi mandati di Sindaco e Presidente
di Provincia?