Capisco bene
la disperazione del Cazzaro che vede crollare il proprio patrimonio di
credibilità e consenso, comprendo la sua inquietudine, rabbia e paura.
Tuttavia una
infamia è un infamia. E chi la pronuncia è un Infame. Nel caso del Premier
Cazzaro anche peggio proprio per il ruolo istituzionale che dovrebbe essere
chiamato ad onorare (si lo comprendo, concetti vuoti nello Stato di Cialtronia)
Oggi il
nostro Cazzaro a Domenica In, da Repubblica
Roma, 1 mag.
– ‘Chi e’ condannato in via definitiva? Grillo. Mi sento dire tutti i giorni
che guido un partito di delinquenti, ma il M5S e Forza Italia sono guidati
da due leader con sentenze passate in giudicato. Io ho la fedina penale
pulita’. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a Domenica in.
Dunque lui
ha la fedina penale pulita mentre i leader di due partiti di opposizione sono
dei condannati con sentenza passata in giudicato.
Ed è vero,
tecnicamente è vero, e per quello che riguarda Silvio Berlusconi lo è anche
nella sostanza politica.
Tuttavia il
riferimento a Grillo non l’ho potuto digerire, scusatemi tanto e non fate
l’errore di pensare che sia una difesa di ufficio. Grillo non ne ha bisogno e
io francamente non sono ne voglio essere il suo avvocato.
Qui il
problema è il Cazzaro che avete come presidente del consiglio.
Faccio
notare che è vero Beppe Grillo è stato condannato con sentenza definitiva per
omicidio plurimo colposo questa è la storia da wikipedia:
Incidente di Limone Piemonte
Nel
pomeriggio del 7 dicembre 1981 Beppe Grillo perse il controllo di un
fuoristrada Chevrolet K5 Blazer mentre percorreva la strada militare che da
Limone Piemonte porta sopra il Colle di Tenda. Il veicolo, sei chilometri dopo
“Quota 1400” vicino al confine con la Francia, scivolò su un lastrone di
ghiaccio e cadde in un burrone profondo ottanta metri. A bordo con Grillo c’erano
quattro suoi amici genovesi, con i quali stava trascorrendo il fine settimana
dell’Immacolata. Grillo si salvò gettandosi fuori dall’abitacolo prima che
l’auto cadesse nel vuoto e, contuso e in stato di choc, riuscì a chiamare i
soccorsi. Tre dei suoi amici rimasti nell’auto persero la vita: i coniugi Renzo
Giberti e Rossana Guastapelle, rispettivamente di 45 e 33 anni, e il loro
figlio Francesco di 9 anni. Il quarto, Alberto Mambretti, 40 anni, fu
ricoverato con prognosi riservata a Cuneo[189][190][191].
Tre
settimane dopo l’incidente, per Grillo scattò l’incriminazione per omicidio
plurimo colposo[192]. Nell’ottobre 1982 la perizia ordinata dal
giudice istruttore suggerì che Grillo era colpevole di non aver fatto scendere
i suoi passeggeri prima di affrontare il tratto di strada più pericoloso[193].
Per questo il 28 settembre 1983 il comico genovese fu rinviato a giudizio[194].
Il processo di primo grado si celebrò a Cuneo il 21 marzo 1984[195]
e si concluse con l’assoluzione di Grillo per insufficienza di prove[196].
Pubblico ministero e avvocato della difesa fecero, però, ricorso in appello. Il
primo perché aveva chiesto una condanna a sedici mesi di reclusione, il secondo
per avere un’assoluzione più ampia[197].
Condanna
In appello
il 14 marzo 1985 Grillo fu condannato per omicidio colposo a quattordici mesi
di reclusione con il beneficio della condizionale e della non iscrizione[198].
La condanna fu resa definitiva dalla IV sezione penale della Corte Suprema di
Cassazione l’8 aprile 1988[199].
Questo
episodio è stato ricordato nel 2005 per sottolineare che Grillo, condannato con
una sentenza definitiva, non era legittimato a chiedere un “parlamento pulito”.
A questa critica Grillo ha subito replicato spiegando che non si sarebbe mai candidato al Parlamento[200].
Beppe Grillo
come noto non si candida ne si candiderà a nessuna elezione proprio per questa
storia, e potrebbe farlo con ovvi risultati.
Lo ripeto
per il Cazzaro è finita, ha perso ogni contatto con la realtà e ogni minimo
senso della misura. Si tratta solo di aspettare la prima elezione utile per
vederlo spazzato via. Mi auguro non sia quella sul referendum costituzionale
che francamente non c’entra nulla.
p.s. un
sincero vaffanculo al giornalista che lo aveva davanti durante la così detta “intervista”.
p.p.s. forse
oggi aveva letto l’ennesimo sondaggio diversamente rassicurante per se
stesso e il PD
p.p.p.s. un
consiglio ai pentastellati…. non cadeteci. Credetemi, so di cosa parlo,
ignorare un fallito (ciao pippa) è la strategia vincente, e lo fa incazzare
come un bufalo.
Fonte: rischiocalcolato