mercoledì 4 aprile 2012

HANNO LA FACCIA COME IL TRAVERTINO


La commissione Giovannini creata apposta dal governo Monti, per adeguare gli stipendi dei nostri parlamentari ai livelli della media Europa, ha fatto cilecca. La tanto attesa stangata ai politici non arriverà più, Giovannini si dimette, ecco le motivazioni: “Nonostante l’intenso lavoro svolto nei mesi scorsi, i vincoli della legge, l’eterogeneità delle situazioni riscontrate negli altri Paesi e le difficoltà incontrate nella raccolta dei dati non hanno consentito alla Commissione di produrre i risultati attesi. La difficoltà maggiore deriva dal fatto che su 30 istituzioni e enti per cui la Commissione stava lavorando, solo 9 hanno una corrispondenza nei 6 Paesi scelti per il confronto. In più, anche per quei pochi che avevano la corrispondenza, non è stato possibile acquisire i dati necessari e affidabili dal punto di vista statistico”.
Quindi si ricomincerà tutto daccapo? Peccato però che per varare le stangate ai cittadini della nostra penisola non ci vogliano mesi, come se ne parla, subito è legge. Dopo i suicidi per la crisi, arrivati oggi a 17, la reintroduzione dell’IMU, la modifica dell’ articolo 18 e la benzina a 2€… la manovra EQUA che doveva toccare anche chi chiede a noi i sacrifici, tanto EQUA non  è. Quando hanno dovuto stralciare l’emendamento che azzerava le commissioni bancarie però, per non far piangere Giuseppe Mussari dell’Abi, ci hanno messo 36 ore. E quando hanno tolto l’IMU alle Fondazioni Bancarie, che sono enti caritatevoli, non ci hanno pensato su due volte. Sono veloci solo quando devono pensare ai fatti loro!
In conclusione, avendo fallito il proprio mandato,  la commissione Giovannini (ma guarda che scalogna!) si ritira in buon ordine. Adesso occorre ricominciare da capo, anche se non si sa bene da dove. Eh, ci vorranno mesi se non anni per comprendere quale possa essere un adeguamento giusto degli stipendi dei nostri parlamentari alle medie europee. Prevedo tempi molto lunghi. Intanto, tanto per non sbagliare, gli stipendi, le prebende, le indennità, i rimborsi spese ecc. dei nostri parlamentari rimangono invariate. In un momento come questo, con in vista una sicura manovra correttiva per la prossima estate che colpirà inevitabilmente ancora le nostre tasche, l’unica conclusione possibile è che avevamo giudicato male i nostri politicanti. Avevamo detto che si trovano un gradino sopra quelli greci. Sbagliavamo, e di grosso. Sono esattamente come loro, se non peggio. Se consideriamo i recenti scandali dei “tesorieri “ della Margherita e della Lega, siamo certi che i politici ellenici non hanno nulla da invidiare ai nostri. Siamo agli ultimi gradini della dignità, del decoro, del pudore. Più in basso di così è difficile scendere.