venerdì 11 marzo 2016

DONAZIONI ALLE ASSOCIAZIONI PER LA RICERCA SUL CANCRO. PENSATECI



Per i prossimi anni, a livello globale, sono attesi circa 22 milioni di nuovi casi di tumore, con un trend in crescita, ma la buona notizia è che oggi ''si guarisce, anche in Italia, con percentuali insperabili fino a soli pochi anni fa''. E' il messaggio lanciato oggi dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in occasione della presentazione della Settimana nazionale per la prevenzione oncologica, dal 13 al 21 marzo, promossa dalla Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt). Ed infatti, come ha sottolineato il presidente Lilt Francesco Schittulli, ''il tasso di guaribilità è passato dal 40% del 2000 al 61% attuale''. Il cancro oggi, ha affermato Lorenzin, ''non è più quella 'bestia feroce' che ci faceva paura e veniva chiamata 'brutto male' perchè non la si riusciva a chiamarla per nome tanto spaventava. Oggi, invece, si guarisce e non c'è più bisogno di fare viaggi della speranza all'estero''. Ed infatti, secondo le ultime stime, l'Italia è ai primi posti, con il 32%, per tassi di sopravvivenza a 5 anni in Europa, collocandosi prima di Francia (27%), Germania (31%), Spagna (27%) e Gran Bretagna (18%). Il ''nostro segreto - ha detto Lorenzin - è innanzitutto la 'grande alleanza' che abbiamo costruito contro il cancro, puntando all'allargamento della prevenzione in tutte le regioni.

Nel nuovo Piano prevenzione, infatti, abbiamo indicato alle regioni di dedicare il 5% della spesa proprio alla prevenzione''.

Fondamentale è poi la Ricerca: ''Stanno arrivando nuovi importanti farmaci che cambieranno l'approccio alle cure - ha sottolineato il ministro - ma la sfida è renderli accessibili a tutti garantendo la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale''. Sul fronte della Ricerca, ha concluso, ''l'Italia potrebbe fare molto di più, ma dobbiamo crederci e farne uno degli aspetti principali''. (ANSA)


Pensate: una persona si ammala di tumore, gli propinano tutte le cure e, attraverso lunghi periodi di sofferenze, muore cinque anni ed un giorno più tardi. Evviva ! È stato un grande successo della medicina "
E ancora: "Se una persona viene dimessa dall'ospedale si dice che è in remissione".
Quando ritorna viene curata e viene dimessa un'altra volta. Se ogni dimissione viene considerata come un dato positivo, i conti aumentano. E siccome non si può morire più di una volta, se un individuo è stato dimesso 9 volte ed è morto una volta sola si avrà un 90% di guarigione e il 10% di mortalità."
E così via, divertitevi, amaramente, a seguire quest'indagine sulla falsità delle statistiche sul cancro, di cui riporto un altro paio di esempi.

"Dopo sei cicli convenzionali di chemioterapia, che dura circa sei mesi, si può ottenere anche la scomparsa della massa neoplasica. Il paziente risulta così "guarito". Se a distanza di altri sei mesi compaiono metastasi, cioè se il tumore riesplode e in modo non controllabile, quella stessa persona figurerà come un nuovo paziente, perché “quello di prima risulta guarito." Se cambia ospedale stesso discorso: "un paziente viene dimesso dopo un ciclo di chemio da un ospedale e risulta guarito. A distanza di un anno si presentano delle metastasi: a questo punto, per le più svariate ragioni, non torna a farsi curare nello stesso ospedale, ma in un altro. Risulterà un nuovo caso. Quello precedente ha avuto esito favorevole: è guarito."
La conclusione non può che essere la seguente:

"Alla luce di questi dati, che valore possono avere le statistiche che ci vengono propinate ogni volta che la "ricerca" batte cassa ? Provate a chiedere le statistiche di sopravvivenza a dieci o quindici anni. Non le "mollano" così facilmente. " Ogni volta che fate una donazione dovete pensare che 1) la ricerca delle “associazioni” è del tutto marginale, le scoperte autentiche le fanno le multinazionali del farmaco. 2) Riflettete sul fatto che, una parte più o meno cospicua dei vostri quattrini sarà finalizzata al mantenimento di un apparato amministrativo stipendiato regolarmente e costituito da dipendenti non volontari, un’altra parte potrebbe finire nelle tasche di qualche dirigente. Ricordiamo che l’Italia (dati OCSE) è al penultimo posto, nell’Unione Europea,  per livello di corruzione, alla pari della Romania e subito prima della Bulgaria.
Con la chemio e la radio terapia si ottengono questi risultati:
Sopravvivenza dopo 1 anno dalla diagnosi 7,5%; dopo due anni, dal 10 al 13%. Questi sono i dati reali, non quelli forniti da organismi che hanno tutto l’interesse a sollecitare le donazioni per fare profitto anche sul cancro.