In Italia la
Magistratura “apre fascicoli” su tutto, poi, magari, ne chiude pochi, la
maggior parte rimane sul tavolo di qualcuno finché, impolverato e dimenticato,
non viene archiviato senza essere approdati ad alcun esito, però, perlomeno, si
“fa finta” di voler conoscere la verità su vicende oscure.
Chissà
perché, invece, a nessun Magistrato italiano sia sorta la curiosità di indagare
su un fatto di inaudita gravità come un Golpe nel nostro Paese e tutto questo
nonostante personaggi politici di primo piano a livello internazionale, citiamo
solo Timothy Geithner ex Segretario al Tesoro dell’Amministrazione Obama e José
Luis Zapatero ex Primo Ministro spagnolo, abbiano non solo detto, ma
addirittura scritto e pubblicato su libri di memorie di come fu ordito un vero
e proprio colpo di Stato in Italia nel 2011 quando un Governo democraticamente
eletto fu abbattuto e sostituito con un Governo fantoccio senza alcuna
legittimazione popolare.
Alla
Magistratura interessano un sacco di cose, ma non la tenuta democratica del
nostro Paese?
Ma su questo
abbiamo già scritto a suo tempo e la speranza di sapere la verità su quanto
accaduto in Italia soltanto poco più di tre anni fa è sempre più flebile e
forse la conosceranno soltanto i nostri pronipoti leggendola sui libri di
storia.
Il fatto è
tornato “indirettamente” sulle prime pagine di tutti i giornali la questione
della sentenza della Consulta sulle pensioni.
Nelle
infinite discussioni nate a proposito di quella sentenza e del tentativo
maldestro del nostro Governo di metterci una pezza, si è tornati a parlare
della celeberrima legge (o riforma) che ha fatto scaturire il tutto, e cioè la
legge (o riforma) Fornero.
Solo un
breve inciso, che la legge Fornero fosse una “porcata” era chiaro a tutti anche
senza conoscerne gli articoli, è sufficiente far notare la genesi. Come si fa
in politica per far passare “una truffa”?
Facile! Si prende una Carneade, la si immette
nell’esecutivo in un posto di grande responsabilità, si fa una legge (ma la si
chiama “riforma”) che è una vera “porcata”, le si dà il nome di questa Carneade
(così le resterà addosso marchiata a fuoco), e dopo un po’, raggiunto lo scopo,
sempre alla Carneade, le si dà un bel calcio nel sedere facendola tornare nel
suo anonimato.
E questo è il trattamento che ha
avuto la Sig.ra Fornero.
Ma torniamo
a noi, nell’infinito dibattito susseguente alla decisione della Corte
Costituzionale, non si poteva nascondere il fatto che tutti i partiti allora in
Parlamento, tranne la Lega Nord ed alla fine anche l’Italia dei Valori, avevano
votato quella legge della quale, però, ora nessuno vuole la paternità.
Quindi più o
meno tutte le forze politiche si sono affrettate a dire che quella legge fu
votata per l’assoluta e improrogabile necessità di “salvare l’Italia dal
fallimento”!
Molti si
sono spinti addirittura a dire che se allora non fossero state prese decisioni
così impopolari oggi ci troveremmo nella stessa situazione della Grecia!
Allora,
delle due l’una, o il politico che dice cose simili è incapace di intendere e
di volere (ed allora dovremmo preoccuparci e chiederci nelle mani di chi
siamo), oppure è in malafede (ed allora è ancora peggio perché dovremmo
arrivare alla conclusione che siamo governati dalla “mafia”).
Chi dice che
stavamo per fallire, poi, cerca di giustificare quell’affermazione ricordando
lo spread “oltre i 500 punti”, senza riflettere sul fatto che, sempre una
persona dotata di un minimo di intelligenza (ma fra i nostri giornalisti non
sembrano esserci persone di questo tipo visto che nessuno pone obiezioni)
farebbe notare che se nel 2011 eravamo “sull’orlo del fallimento” quando:
- La nostra economia cresceva, mentre successivamente abbiamo avuto tre anni ininterrotti di profonda recessione
- Il debito pubblico era molto inferiore a quello attuale
- Il tasso di disoccupazione negli ultimi tre anni è cresciuto enormemente e quello giovanile è arrivato a livelli da “disordini sociali”
ebbene,
dicevamo, se nel 2011 eravamo “sull’orlo del fallimento” cosa dovremmo dire
ora?
Non c’è in
Italia uno, dico solo UNA PERSONA che si domandi come mai nel 2011 in una
situazione economica straordinariamente migliore rispetto a quella attuale
avevamo lo spread oltre 500 punti ed oggi in una situazione economica
drammatica lo spread è di poco superiore ai 100 punti?
C’è un politico,
un giornalista uno qualsiasi che si pone questa domanda?
E quale può
essere l’unica risposta plausibile? (source)