Il conflitto di interessi e l'abbandono dell'etica
nell'industria del cancro lascia senza fiato”. Il Dr Adams fa riferimento alle
critiche più autorevoli e documentate allo screening mammografico, quelle
di H. Gilbert Welch , Professore di Medicina al Dartmouth Institute for Health
Policy and Clinical Practice e autore di “Overdiagnosed: Making People Sick
in the Pursuit of Health.” Il cancro al seno è probabilmente la forma di
cancro che deve destare maggiore preoccupazione per una donna non fumatrice. La
mammografia è uno strumento importante, non c’è alcun dubbio. Però, d’altra
parte, la mammografia preventiva nel migliore dei casi è probabile che
causi più problemi di quanti ne risolve“. Lo studio di Gilbert Welch ha
confermato che: la maggior parte delle donne con “diagnosi” di cancro tramite
mammografia non ha mai avuto il cancro. Il 93% delle “diagnosi precoci” non ha
alcun beneficio per il paziente.
Questa è la conclusione del suo pionieristico studio
pubblicato sulla prestigiosa rivista New England Journal of Medicine. “Abbiamo
riscontrato che l'introduzione dello screening ha portato 1,5 milioni di donne
alla diagnosi di cancro alla mammella in fase iniziale” scrive il co-autore
dello studio Dr. Gilbert Welch. che così continua :“Abbiamo scoperto che ci
sono state solo 0,1 milioni di donne in meno con una diagnosi di cancro alla
mammella in fase terminale. La discrepanza significa che c'è stata molta
diagnosi inutile ed esagerata: a più di un milione di donne è stato detto di
avere un cancro in fase iniziale –molte delle quali hanno subito chirurgia,
chemioterapia o radiazioni per un cancro che non le avrebbe mai fatte stare
male. Anche se è impossibile sapere chi siano queste donne, il danno è evidente
e serio. L’inquinamento progressivo della ricerca scientifica, della
diagnostica e della terapia medica, da parte dei centri di potere che
gestiscono il farmaco e la più ricca delle malattie, il cancro, è stato
denunciato da autorevoli personalità della ricerca medico- scientifica come il
Premio Nobel Randy Sheckman e la Prof.ssa Marcia Angell per 20 anni
direttrice scientifica editoriale di una delle massime testate medico -
scientifiche mondiali (New England Journal) nel suo volume: "The truth
about Drug Companies" (La verità sulle case farmaceutiche), conferma e
condivide in pieno la denuncia di Sheckman e fa riferimento ad ulteriori gravi
denunce di altri autori (tra i quali Melody Petersen,), lodandone l'impegno
civile e l’approfondita indagine.
Sarebbe opportuno per una diagnostica precoce dei
tumori del seno (CHE OGGI, MALGRADO INTERVENTI CHIRURGICI, CHEMIO E RADIO,
RAPPRESENTANO IN TUTTE LE STATISTICHE MONDIALI LA PRIMA CAUSA ASSOLUTA DI MORTE
DELLA DONNE) effettuare ecografie del
seno e cavi ascellari eventualmente completate , in caso di dubbi, con
risonanza magnetica, tecnica che sul seno ha recentemente raggiunto altissima
affidabilità e sicura definizione (RMN con MDC - CAD Stream) oltre che
con visite da un senologo, riscontri ematochimici con marcatori.
Non deve sorprendere la rabbiosa e aggressiva reazione
dei politici che gestiscono le istituzioni sanitarie, all’unisono con
un’informazione quasi totalmente asservita, alle documentate riserve sullo
screening mammografico. Questi signori pretendono di esercitare il monopolio
assoluto, dogmatico e la gestione insindacabile, autoritaria e tirannica della
salute, del farmaco, della diagnostica. Si arrogano il diritto di gestire la
vita della gente, la salute, che considerano ormai cosa esclusivamente loro, un
territorio di loro assoluta proprietà, dai limiti invalicabili, inviolabili. E’
pericolosissimo superarli. Nessuno deve interferire con le loro linee guida
coercitive e vincolanti, anche se nella maggioranza dei casi prive di logica,
razionalità ed evidenze scientifiche ma sicuramente fonte di lauti, crescenti,
inesauribili fatturati. (source)