lunedì 18 maggio 2015

ANCORA SUI DANNI DA MAMMOGRAFIA



Il conflitto di interessi e l'abbandono dell'etica nell'industria del cancro lascia senza fiato”. Il Dr Adams fa riferimento alle critiche più autorevoli e documentate allo screening  mammografico, quelle di H. Gilbert Welch , Professore di Medicina al Dartmouth Institute for Health Policy and Clinical Practice e autore di “Overdiagnosed: Making People Sick in the Pursuit of Health.” Il cancro al seno è probabilmente la forma di cancro che deve destare maggiore preoccupazione per una donna non fumatrice. La mammografia è uno strumento importante, non c’è alcun dubbio. Però, d’altra parte, la mammografia preventiva nel migliore dei casi è probabile che causi più problemi di quanti ne risolve“. Lo studio di Gilbert Welch ha confermato che: la maggior parte delle donne con “diagnosi” di cancro tramite mammografia non ha mai avuto il cancro. Il 93% delle “diagnosi precoci” non ha alcun beneficio per il paziente.
Questa è la conclusione del suo pionieristico studio pubblicato sulla prestigiosa rivista New England Journal of Medicine. “Abbiamo riscontrato che l'introduzione dello screening ha portato 1,5 milioni di donne alla diagnosi di cancro alla mammella in fase iniziale” scrive il co-autore dello studio Dr. Gilbert Welch. che così continua :“Abbiamo scoperto che ci sono state solo 0,1 milioni di donne in meno con una diagnosi di cancro alla mammella in fase terminale. La discrepanza significa che c'è stata molta diagnosi inutile ed esagerata: a più di un milione di donne è stato detto di avere un cancro in fase iniziale –molte delle quali hanno subito chirurgia, chemioterapia o radiazioni per un cancro che non le avrebbe mai fatte stare male. Anche se è impossibile sapere chi siano queste donne, il danno è evidente e serio. L’inquinamento progressivo  della ricerca scientifica, della diagnostica e della terapia medica, da parte dei centri di potere che gestiscono il farmaco e la più ricca delle malattie, il cancro, è stato denunciato da autorevoli personalità della ricerca medico- scientifica come il Premio Nobel Randy Sheckman e la Prof.ssa  Marcia Angell per 20 anni direttrice scientifica editoriale di una delle massime testate medico - scientifiche mondiali (New England Journal) nel suo volume: "The truth about Drug Companies" (La verità sulle case farmaceutiche), conferma e condivide in pieno la denuncia di Sheckman e fa riferimento ad ulteriori gravi denunce di altri autori (tra i quali Melody Petersen,), lodandone l'impegno civile e l’approfondita indagine.
Sarebbe opportuno per una diagnostica precoce dei tumori del seno (CHE OGGI, MALGRADO INTERVENTI CHIRURGICI, CHEMIO E RADIO, RAPPRESENTANO IN TUTTE LE STATISTICHE MONDIALI LA PRIMA CAUSA ASSOLUTA DI MORTE DELLA DONNE) effettuare ecografie del seno e cavi ascellari eventualmente completate , in caso di dubbi, con risonanza magnetica, tecnica che sul seno ha recentemente raggiunto altissima affidabilità e sicura definizione (RMN con MDC - CAD Stream) oltre che con  visite da un senologo, riscontri ematochimici con  marcatori.
Non deve sorprendere la rabbiosa e aggressiva reazione dei politici che gestiscono le istituzioni sanitarie, all’unisono con un’informazione quasi totalmente asservita, alle documentate riserve sullo screening mammografico. Questi signori pretendono di esercitare il monopolio assoluto, dogmatico e la gestione insindacabile, autoritaria e tirannica della salute, del farmaco, della diagnostica. Si arrogano il diritto di gestire la vita della gente, la salute, che considerano ormai cosa esclusivamente loro, un territorio di loro assoluta proprietà, dai limiti invalicabili, inviolabili. E’ pericolosissimo superarli. Nessuno deve interferire con le loro linee guida coercitive e vincolanti, anche se nella maggioranza dei casi prive di logica, razionalità ed evidenze scientifiche ma sicuramente fonte di lauti, crescenti, inesauribili fatturati.  (source)