Il presente blog si propone di occuparsi di politica, costume, cronaca, attualità, da un punto di vista di un osservatore critico, soprattutto nei confronti della stampa e TV mainstream, cercando di mantenersi il più possibile equilibrato ed obiettivo. In un momento storico come quello attuale, caratterizzato da una deriva totalitaria, le voci veramente libere non sono solo scarse, ma emarginate entro i confini dei social media.
mercoledì 2 aprile 2014
LA SITUAZIONE E' SEMPRE PIU' GRAVE E SEMPRE MENO SERIA
Morire ridendo è sempre meglio che morire e basta, ma sicuramente sarebbe preferibile sopravvivere.
A fare questa considerazione davanti un moribondo la risposta sarebbe scontata, ma questo non accade a farla in Italia, dove probabilmente si perderebbe in un marasma di “sì” “ma” “però” “quegli altri rubavano di più”.
La cosa bella è che siamo noi a farlo. Siamo noi con tutti quei ma a continuare a supportare il sistema che pure critichiamo, accettandone intrinsecamente i limiti e i problemi, ma a un livello talmente superiore che quelli (problemi e limiti) quasi diventano punti di forza, paradossalmente.
Siamo diventati i cani da guardia del potere, noi tutti cittadini, poiché accettando la discussione su alcune delle cose che invece dovrebbero cambiare con urgenza, accettiamo in fondo tutto: questo accade perché il metodo usato è sbagliato, sbagliatissimo, e rischia – come andiamo dicendo da sempre e sempre diremo – di creare una voragine democratica in questo paese, dovuta alla scarsità di consapevolezza delle nostre azioni politiche.
I rischi che questo accada potete capirli anche da soli: votare, agire senza sapere ciò che si fa ma solo sulle ali dell’entusiasmo è il modo migliore per finire nei guai, e intendo guai molto grossi. Ricordiamoci che la nostra situazione non è assolutamente delle migliori e che, checché vi dicano e checché ne pensiate, se non ci sarà un’ondata di consapevolezza generale (e per generale intendo a tutti i livelli, dalla cittadinanza “semplice” in più) il nostro destino sarà segnato.
E allora non ci sarà nessuno con cui prendersela, se non noi stessi. Nessun politico corrotto a cui addossare le colpe, nessuna casta da biasimare, nessun potere forte da odiare, solo un paese distrutto dalla noncuranza dei suoi cittadini, un paese in cui la situazione è sempre stata grave, tendente al gravissimo, ma mai seria. Mai. source