Bene, a conclusione di una
giornata (o meglio nottata) in cui la nazionale di calcio ha stravinto sugli
avversari tedeschi, e soprattutto in cui Mario Monti ha fatto tutto quello che
era in suo potere, non possiamo che esprimere la più viva soddisfazione.
Avevamo indicato in precedenza che qualsiasi tentennamento o forma di cedimento
alle lusinghe tedesche da parte del premier italiano si sarebbe rivelata come
il preludio dell'esplosione dell'euro. Così non è stato. Mario Monti ha battuto
(metaforicamente) i pugni sul tavolo e le trattative con i riottosi tedeschi
sono andate avanti fino al cedimento di questi ultimi. Era quello che ci
aspettavamo dal Presidente del Consiglio. Sono state gettate le basi per una
unione bancaria effettiva, i fondi Efsf ed Esm potranno aiutare direttamente i
gruppi bancari senza il passaggio e la mediazione dei governi locali, i fondi
medesimi potranno essere utilizzati, insieme ad altri strumenti della BCE per
raffreddare gli spread dei paesi con un elevato debito. I risultati conseguiti,
dobbiamo dirlo, sono andati al di là delle più rosee previsioni. Un po' come
nella partita di calcio che si giocava parallelamente. Gli azzurri hanno
dominato il campo dal'inizio alla fine, umiliando i tedeschi. Dobbiamo
riconoscere a Monti che è stato bravo, molto bravo. Non gli abbiamo risparmiato
critiche, quando le meritava, ma in questa delicatissima circostanza, non
possiamo che elogiare il suo operato, anche in considerazione del fatto che ha
puntualmente mantenuto quello che aveva promesso in patria. Onore al merito,
dunque. Al suo ritorno in Italia si aprirà una questione politica non di poco
conto. Il PDL non sarà più in condizione di far saltare il tavolo, e un governo
Monti bis comincia a prefigurarsi all'orizzonte. Si voterà, con ogni
probabilità il prossimo aprile, con un PDL in caduta libera, alleato ad una
Lega che ha perduto qualsiasi forma di credibilità. Dall'altra parte si
configura una alleanza tra terzo polo e sinistra di Bersani. Esiste, è vero,
l'incognita 5 stelle, ma dopo l'esperienza di Pizzarotti a Parma, credo che gli
elettori abbiano compreso quello che da tempo andiamo dicendo. I grillini sono
giovani di buona volontà e buona fede, ma sono solo in grado di demolire, non
di amministrare. Il sindaco di Parma, che non ha formato una giunta dopo un
mese abbondante dalle elezioni, rischia di essere commissariato. Sarebbe una
beffa. Ma governare, amministrare la cosa pubblica è ben altra cosa. Non
servono i giovani che provengono dal volontariato: ci vuole una solida preparazione
in economia, scienza delle finanze, diritto. Credo sia ovvio per tutti che un
Beppe Grillo più comico che politico, dalle idee strampalate e spesso
bislacche, non è in grado di esprimere una classe dirigente. In considerazione,
inoltre, che il passo fatto dal consiglio europeo di ieri ed oggi è importante,
ma è solo un primo passo, e la permanenza della crisi sarà lunga e difficile,
crediamo sia preferibile mantenere al governo, almeno alla presidenza del
consiglio, un tecnico di chiara fama. Si andrà ad elezioni dunque, gli italiani
esprimeranno le loro preferenze, ma, a giudicare dalla classe politica che
possediamo, ad occhio e croce ci conviene collocare alla guida del paese una
personalità di spicco svincolata dalle logiche dei partiti. Lo ripetiamo,
nonostante l'odierna euforia, sappiamo tutti bene quali difficili prove ci
attendono: una contrazione mondiale di questo livello e portata, necessita di
decenni prima di una risoluzione. Esultiamo dunque, ma nella consapevolezza che
il paese è e resterà in recessione per un bel pezzo, e che il pareggio di
bilancio lo raggiungeremo, se va bene, nel 2017, come previsto da Christine
Lagarde.
Ma per una volta, dopo quasi
cinque anni di crisi economica, lasciamoci andare ad un momento di serenità e
di legittimo orgoglio: bravi ai tre Mario: Mario Monti, che ha saputo imporre,
con il decisivo apporto di Hollande, non lo dimentichiamo, la propria linea al
consiglio d'europa, Mario Draghi che sta modificando lentamente ma
costantemente la linea della BCE e Mario Balotelli, che ha rifilato due goal ai
superbi tedeschi, ridimensionandoli non poco. Godiamoci, allora queste
giornate, ci attendono tempi non facili, ma un passo decisivo è stato
finalmente attuato.