venerdì 29 giugno 2012

DOVEROSO TRIBUTO A MONTI


Bene, a conclusione di una giornata (o meglio nottata) in cui la nazionale di calcio ha stravinto sugli avversari tedeschi, e soprattutto in cui Mario Monti ha fatto tutto quello che era in suo potere, non possiamo che esprimere la più viva soddisfazione. Avevamo indicato in precedenza che qualsiasi tentennamento o forma di cedimento alle lusinghe tedesche da parte del premier italiano si sarebbe rivelata come il preludio dell'esplosione dell'euro. Così non è stato. Mario Monti ha battuto (metaforicamente) i pugni sul tavolo e le trattative con i riottosi tedeschi sono andate avanti fino al cedimento di questi ultimi. Era quello che ci aspettavamo dal Presidente del Consiglio. Sono state gettate le basi per una unione bancaria effettiva, i fondi Efsf ed Esm potranno aiutare direttamente i gruppi bancari senza il passaggio e la mediazione dei governi locali, i fondi medesimi potranno essere utilizzati, insieme ad altri strumenti della BCE per raffreddare gli spread dei paesi con un elevato debito. I risultati conseguiti, dobbiamo dirlo, sono andati al di là delle più rosee previsioni. Un po' come nella partita di calcio che si giocava parallelamente. Gli azzurri hanno dominato il campo dal'inizio alla fine, umiliando i tedeschi. Dobbiamo riconoscere a Monti che è stato bravo, molto bravo. Non gli abbiamo risparmiato critiche, quando le meritava, ma in questa delicatissima circostanza, non possiamo che elogiare il suo operato, anche in considerazione del fatto che ha puntualmente mantenuto quello che aveva promesso in patria. Onore al merito, dunque. Al suo ritorno in Italia si aprirà una questione politica non di poco conto. Il PDL non sarà più in condizione di far saltare il tavolo, e un governo Monti bis comincia a prefigurarsi all'orizzonte. Si voterà, con ogni probabilità il prossimo aprile, con un PDL in caduta libera, alleato ad una Lega che ha perduto qualsiasi forma di credibilità. Dall'altra parte si configura una alleanza tra terzo polo e sinistra di Bersani. Esiste, è vero, l'incognita 5 stelle, ma dopo l'esperienza di Pizzarotti a Parma, credo che gli elettori abbiano compreso quello che da tempo andiamo dicendo. I grillini sono giovani di buona volontà e buona fede, ma sono solo in grado di demolire, non di amministrare. Il sindaco di Parma, che non ha formato una giunta dopo un mese abbondante dalle elezioni, rischia di essere commissariato. Sarebbe una beffa. Ma governare, amministrare la cosa pubblica è ben altra cosa. Non servono i giovani che provengono dal volontariato: ci vuole una solida preparazione in economia, scienza delle finanze, diritto. Credo sia ovvio per tutti che un Beppe Grillo più comico che politico, dalle idee strampalate e spesso bislacche, non è in grado di esprimere una classe dirigente. In considerazione, inoltre, che il passo fatto dal consiglio europeo di ieri ed oggi è importante, ma è solo un primo passo, e la permanenza della crisi sarà lunga e difficile, crediamo sia preferibile mantenere al governo, almeno alla presidenza del consiglio, un tecnico di chiara fama. Si andrà ad elezioni dunque, gli italiani esprimeranno le loro preferenze, ma, a giudicare dalla classe politica che possediamo, ad occhio e croce ci conviene collocare alla guida del paese una personalità di spicco svincolata dalle logiche dei partiti. Lo ripetiamo, nonostante l'odierna euforia, sappiamo tutti bene quali difficili prove ci attendono: una contrazione mondiale di questo livello e portata, necessita di decenni prima di una risoluzione. Esultiamo dunque, ma nella consapevolezza che il paese è e resterà in recessione per un bel pezzo, e che il pareggio di bilancio lo raggiungeremo, se va bene, nel 2017, come previsto da Christine Lagarde.
Ma per una volta, dopo quasi cinque anni di crisi economica, lasciamoci andare ad un momento di serenità e di legittimo orgoglio: bravi ai tre Mario: Mario Monti, che ha saputo imporre, con il decisivo apporto di Hollande, non lo dimentichiamo, la propria linea al consiglio d'europa, Mario Draghi che sta modificando lentamente ma costantemente la linea della BCE e Mario Balotelli, che ha rifilato due goal ai superbi tedeschi, ridimensionandoli non poco. Godiamoci, allora queste giornate, ci attendono tempi non facili, ma un passo decisivo è stato finalmente attuato.