Per capire che cosa sia Mare Nostrum, bisogna vivere
al centro del Mediterraneo. Io vivo ormai a Malta da dieci anni e durante
questo decennio oltre che vedere molto da vicino quello che nel
frattempo è accaduto ho avuto anche la possibilità di conoscere numerose
personalità inserite tanto nelle organizzazioni umanitarie che hanno gestito le
varie strategie di soccorso ai clandestini (che gli altri chiamano migranti
o rifugiati politici) quanto nei governi che hanno attuato le varie linee guida
per la gestione del fenomeno. Parlare di Mare Nostrum senza prima aver
conosciuto qualche clandestino che è entrato in Italia, in Grecia o a Malta
eludendo le vigenti disposizione di legge del rispettivo paese è come parlare
di prostituzione ad una vergine ignara di come si espleta un rapporto
sessuale. Recentemente all'aeroporto di Malta ho conosciuto per un caso
fortuito un operatore sanitario presso una NGO presente in Libia.
Cominciamo con il dire che i media nazionali in Italia hanno gonfiato a
dismisura la favola (tragedia) della Siria, nel senso che tutti gli sbarchi che
si stanno verificando in queste ultime settimane sono profughi siriani che
scappano dal loro paese. Questa è una delle più grandi falsità che
continuano ad utilizzare soprattutto la stampa di sinistra o quei
giornalisti radical chic per giustificare l'accoglienza e gli aiuti ad
infinitum nei confronti di questi clandestini.
Di siriani forse ve ne saranno due o tre ogni trecento
che arrivano ed abbiamo anche preso un dato molto ottimistico. La stragrande
maggioranza arriva dal Sudan, Egitto, Eritrea, Etiopia, Somalia,
qualcuno dal Niger e Nigeria. Nessuno di questi clandestini che arriva è
fornito di documenti di riconoscimento: sono disposti per questo a spendere
migliaia di euro, anche 5.000 ciascuno, pur di sostenere un viaggio della morte
di dozzine di giorni in mezzo al deserto quando potrebbero arrivare in
Italia atterrando a Roma in poche ore con un volo aereo in prima classe per
molto meno della metà. Questo se avessero il passaporto. Generalmente non si
possiede il passaporto perchè te lo hanno ritirato (chissà per quale motivo)
oppure perchè non te lo hanno rilasciato (chissà per quale altro motivo). Dieci
anni fa quando decisi di trasferirmi a Malta, dovetti presentare, contratto di
affitto di un'abitazione, copertura sanitaria privata e la disponibilità di una
provvista di fondi finanziari a cui avrei potuto attingere in caso di necessità
o indigenza economica. L'operatore della NGO in qualità di medico mi ha
rivelato che se la maggior parte delle persone in Italia fossero a
conoscenza di quali rischi sanitari sta andando incontro la popolazione,
soprattutto le fasce più deboli, bambini ed anziani, ci sarebbe una mobilitazione
di massa che richiederebbe l'intervento dell'esercito a presidio dei
confini nazionali.
Stiamo parlando di rischi ormai oggettivi legati a epidemie
che potrebbero scoppiare in pochissimo tempo a causa delle condizioni igieniche
e sanitarie che caratterizzano molti clandestini (scabbia e vaoiolo sono
in pole position da questo punto di vista). La stampa ed i talk show nazionali,
quasi tutti sinistriodi, se ne guardano bene nel dare visibilità a
queste considerazioni: l'unico messaggio che deve passare è dobbiamo
aiutarli e farli entrare, costi quel che costi. Noi siamo ricchi (si fa per
dire) e loro sono poveri disperati. A Malta ho conosciuto in questi ultimi tre
anni imprenditori libiani (qui li chiamiamo cosi) ed egiziani che sono i primi
ad essere timorati per questa situazione di disordine sociale e mancanza
di controllo in Nord Africa. Tutti rimpiangono i vari leader/dittatori che
prima governavano i rispettivi paesi. Più di tutti si rimpiange Gheddafi,
l'uomo che agli inizi degli anni Ottanta aveva intenzione di creare gli Stati
Uniti d'Africa, coalizzando e guidando tutti le nazioni del continente, per
evitare di subire lo strapotere delle economie occidentali. Per questo
faceva paura, non perchè era un dittatore ma perchè il suo carisma e
leadership potevano portare ad un cambio di svolta epocale per l'Africa e le
loro genti. Purtroppo per l'ingerenza statunitense e per l'egocentricità di
Amin (dittatore dell'Uganda) il progetto cadde in disgrazia.
Eugenio Benetazzo - eugeniobenetazzo.com