E' IN ARRIVO UN'ALTRA LETTERINA...
Che il terzo presidente del
Consiglio (nominato da Napolitano) Matteo Renzi, ami giocarsi tutto e subito, è
cosa nota a quanti lo conoscono, quel volto sorridente che buca lo schermo,
elargendo positività, in quantità industriale, entra nelle nostre case, nelle
radio, nel nostro quotidiano. Uno si gusta, un’incontro della ns Nazionale di
pallavolo, ed ecco che spunta lui, con moglie, figli e scorta al
seguito. Viene inaugurata la A-35, ed eccolo sorridente in primo piano,
vediamo l’arrivo della Concordia, in quel di Genova (Non era proprio possibile,
vincere il braccio di ferro, col ministro Pinotti, e farla smontare a
Piombino?) ed ecco che su una lancia, con l’inconfondibile giacchetto,
spunta di nuovo lui, ‘prezzemolo’ Renzi. E’ sempre stato cosi’ per lui,
presenziare, ad ogni costo, a tutte quelle ‘iniziative positive’, che
inevitabilmente finiscono con l’abbinare la sua presenza, a cose costruttive.
Da sindaco, non si è perso nemmeno l’inaugurazione di un semplice fontanello,
lasciando ad altri, il compito di eventi, meno appariscenti e piu’ dolorosi.
Renzi di promesse ne ha fatte tante, probabilmente era convinto che il suo
vedere, una pronta risposta e relativa soluzione, ad ogni problema, unito al
suo carisma, avrebbero potuto essere, la metà dell’opera. Cosi’,ovviamente non
è, e ci troviamo a dover fare i conti, con una situazione economica pazzesca.
Non tarderà ad arrivare, la famosa ‘letterina’ che la Bce, inviò a Berlusconi
il 5 agosto del 2011, lettera che generò un’immediata ( 13 agosto) manovra da
64 miliardi. Il pil, allora, aveva il segno positivo e la disoccupazione era
all’8,8%, il debito pubblico era al 120,7%, i poveri erano poco piu’ di
8.000.000, la pressione fiscale al 42,5%. Indicatori pessimi, che non
lasciavano presagire nulla di buono, infatti grazie a politiche socioeconomiche
scellerate, il duo degli altri due nominati (sempre da Napolitano) uniti a quel
poco che è riuscito a fare Renzi, hanno fatto salire la disoccupazione al
12,8%, il debito pubblico è lievitato al 135,2%, la pressione fiscale al 44%,
mentre i poveri sono oltre 10.000.000.debito pubblico a ritmi vertiginosi.
Quando Berlusconi lasciò il debito pubblico viaggiava intorno agli otto
miliardi mensili, con l’arrivo di Monti le quotazioni salirono subito a dodici
miliardi per arrivare all’ultima stima del governo Renzi che nel solo mese
di maggio ha fatto venti miliardi di euro di debiti. La povertà continua a
crescere, dall’inizio dell’anno il debito e’ aumentato di 96 miliardi, con
una crescita del 4,7 per cento. Nonostante ciò crescono ancora le tasse: nei
primi cinque mesi dell’anno, infatti, le entrate tributarie sono cresciute
dell’1,6 per cento (pari a un gettito di 2,2 mld di euro). A maggio si
conta un’entrata di 31 mld (+2,9%). E’ un disastro, quello dei ns conti, da
marzo a maggio, del 2011 il debito pubblico aumentò di 29 miliardi, pazzesco
vero? Vabbè col mago Monti, nello stesso arco del 2012, arrivò a 39, ok
per 39? Nemmeno per sogno, Letta, negli stessi tre mesi del 2013, arrivò a 57
miliardi di debiti.E’ servito il miglior Renzi per riuscire a passare quota 59
miliardi. Una bella letterina, a questo punto, non possiamo che aspettarcela,
posti di lavoro zero, consumi in picchiata, tasse da capogiro, che aspettano a
scriverla? (source)