La
Germania, il paese di Nietsche, di Wagner e di Hitler, non abbandona il suo
mito di onnipotenza e di supremazia. Dopo aver causato e perduto due guerre
mondiali, continua a trattare le altre nazioni come delle colonie. Il
commissario europeo per l’energia Oettinger, infastidito dallo stop alla
procedura per eccesso di deficit per l'Italia, da parte di Bruxelles, pronuncia le dichiarazioni
farneticanti che seguono. A questo signore sono graditi solo rigore ed
austerità per dei pezzenti come noi italiani, spagnoli, portoghesi e greci.
Ringraziamo di cuore l’uomo politico tedesco e lo invitiamo, per il futuro, di
occuparsi solo di energia o, in caso
contrario, di presentare le proprie dimissioni, possibilmente irrevocabili.
''Superficiali e isolate''. Cosi' il ministro per gli Affari europei, Enzo Moavero, ha commentato, su richiesta dei giornalisti, le affermazioni sull'ingovernabilita' dell'Italia attribuite al commissario Ue. ''In Italia non c'e' nessun problema di governabilita''' ha detto Moavero.
"I commissari sono uomini politici" e Oettinger "ha parlato da politico", i suoi "sono punti di vista personali, che ha titolo di avere", ha replicato la portavoce della Commissione europea, Pia Ahrenkilde.
''Non sentirete mai espressioni del genere sull'Italia dal governo tedesco'', ha detto il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert commentando le dichiarazioni di Guenther Oettinger.
''Le dichiarazioni del Commissario europeo per l'energia Gunther Oettinger sono francamente assai gravi, visto anche il ruolo che egli svolge e testimoniano l'esistenza di un atteggiamento di stampo coloniale''. Lo afferma il presidente della Commissione Esteri, Fabrizio Cicchitto (Pdl).
''Dietro le dichiarazioni per nulla istituzionali del Commissario europeo per l'energia Guenther Oettinger si nasconde, neanche troppo velatamente, un certo pregiudizio anti-italiano'', sostiene in una nota Deborah Bergamini, capogruppo PdL in Commissione esteri della Camera. ''Da un rappresentante delle istituzioni comunitarie, per quanto possa parlare 'a titolo personale' come e' stato poi precisato - prosegue Bergamini - e' lecito comunque aspettarsi giudizi rispettosi e, soprattutto, informati. Tanto piu' se questi giudizi vengono espressi nei confronti di un Paese fondatore dell'Unione europea e secondo contributore del fondo Salva-stati; un Paese - ricorda la parlamentare - che ha scelto la pur difficile strada di un governo di larghe intese proprio per fronteggiare l'emergenza economica e centrare gli obiettivi di stabilita' imposti dalla politica di austerita' stabilita in sede comunitaria''. (ANSA)