giovedì 15 settembre 2016

I DANNI INCALCOLABILI DELLO ZUCCHERO



Devo tornare su un argomento che mi sta particolarmente a cuore. Nel senso che se c’è una cosa che non riesco a sopportare è quando una evidente situazione di estremo pericolo viene fatta passare dall’industria, dalla politica e dai media come normale, semplicemente ignorando i fatti. E qui parliamo di una delle principali cause di morte, se non forse la prima causa di morte e di enormi spese sanitarie per l’intero mondo sviluppato. Ovvero lo zucchero raffinato e gli alimenti ad altissimo indice glicemico.
L’idea che lo Zucchero raffinato sia un normale alimento è talmente radicata che anche solo descriverlo per quello che in effetti è, ovvero un integratore alimentare da utilizzare solo in casi molto specifici, suscita reazioni che vanno dall’ironia agli attacchi personali.
Eppure, qualsiasi medico, e qualsiasi dietologo sa perfettamente quali siano gli effetti devastanti su tutto l’organismo dell’eccesso di alimenti ad alto indice glicemico. E in particolare di quello che è diventato di gran lunga la sostanza che provoca più danni : lo zucchero appunto.
Cercate di capire, lo zucchero non è velenoso di per se, nelle giuste quantità e quando serve è utilissimo. Il problema sono le quantità. E lo zucchero, anche solo quello presente in una merendina, o peggio in una lattina Coca Cola o ancora peggio in un bicchierino Tè Freddo industriale è già superiore alla dose massima consigliata e ampiamente sufficiente per fare danni. Ancora peggio quando lo si fa assumere ai bambini.
Chiunuque abbia provato ad eliminare dalla propria dieta per un paio di settimane zuccheri “veloci” ovvero che si trasformano in glucosio velocemente nell’organismo sa a cosa mi riferisco in termini di miglioramento della propria condizione fisica e mentale. E tuttavia l’eccesso di zucchero quotidiano purtroppo provoca danni permanenti a tutti gli organi esattamente come il fumo.
Personalmente vorrei che su ciascun alimento venduto fosse presente in etichetta l’indice glicemico complessivo e se questo alimento è stato addizionato da abbastanza zucchero per superare la dose massima giornaliera. E neppure questo basta perchè i danni provocati da un innalzamento repentino della glicemia dovuta all’assunzione di zucchero sono istantanei e dunque la media giornaliera non ha neppure molto senso.
Mi rendo conto che farete fatica a credermi, tuttavia io penso che per l’utilizzo assurdo e criminale che viene fatto dello zucchero nell’industria alimentare, siamo di fronte al più grande avvelenamento o alla più grande epidemia della storia dell’umanità.
E a proposito, non è che queste cose non si sapevano:
Usa, l’industria dello zucchero pagò scienziati per mentire
Alcuni documenti scoperti da un ricercatore della University of California di San Francisco rivelano che per oltre 50 anni gli studi sui problemi cardiaci e il ruolo dell’alimentazione vennero pilotati dalla Sugar research foundation  Per oltre 50 anni gli studi sui problemi cardiaci e il ruolo dell’alimentazione vennero pilotati dalla Sugar research foundation
NEW YORK – Decine di scienziati, negli Anni 60, furono pagati dall’industria americana dello zucchero per sminuire il collegamento tra consumo di zucchero e problemi cardiaci e spostare così l’attenzione sui grassi saturi. A rivelarlo sono una serie di nuovi documenti scoperti recentemente da un ricercatore della University of California di San Francisco e pubblicati sul magazine Jama Internal Medicine. La verità che emerge è sconvolgente: la lobby dello zucchero avrebbe pilotato per più di cinquant’anni studi sul ruolo dell’alimentazione sui problemi cardiaci. “Sono stati in grado di sviare il dibattito sullo zucchero per decenni”, ha detto al New York Times, Stanton Glantz, professore di medicina e autore del paper uscito su Jama.
I documenti trovati dimostrano che l’associazione Sugar research foundation, oggi diventata Sugar Association,  corruppe tre ricercatori di Harvard per pubblicare un’analisi sullo zucchero e sui grassi in rapporto alla salute del cuore. Era il 1967 e ognuno dei tre studiosi ricevette circa 50.000 dollari. Sia gli scienziati coinvolti nello scandalo che i membri dell’associazione non sono più vivi. Uno dei tre esperti è D.Mark Hegsted, che nella sua lunga carriera diventò capo della divisione che si occupa di nutrizione al Dipartimento dell’Agricoltura statunitense. Il suo gruppo pubblicò le linee guida sull’alimentazione nel 1977.
I documenti fanno riferimento ad avvenimenti accaduti quasi 50 anni fa, ma sono importanti anche oggi perché il dibattito sul ruolo degli zuccheri e del grasso è tuttora al centro delle speculazioni della comunità scientifica. Per decenni i ricercatori hanno spinto gli americani a consumare prodotti con basso contenuto di grassi, ma ricchi di zuccheri, che hanno aumentato il numero di obesi.
Anche in tempi più recenti, ricorda il New York Times, ci sono stati diversi tentativi di sminuire il rischio dovuto agli zuccheri. Lo scorso anno proprio il quotidiano scoprì che la Coca Cola aveva finanziato con milioni di dollari ricerche su questo tema, mentre lo scorso giugno un’inchiesta dell’Associated Press ha dimostrato che alcune industrie alimentari avevano finanziato uno studio che dimostrasse che i bambini che mangiano caramelle pesano meno degli altri.
Ora la strada comunque è cambiata. L’American Heart Association, ad esempio, ha vietato fino ai due anni di età dolci e bibite gassate. E anche dopo,fino a 18 anni, non bisognerebbe superare i 25 grammi al giorno: 6 cucchiaini scarsi. Le nuove linee guida puntano a combattere i chili di troppo, anche per i rischi correlati di ammalarsi di diabete, veder proliferare i grassi nel sangue e, da grandi, compromettere la salute di arterie e cuore.