Come si fa ad essere orgogliosi di essere italiani.
Come si fa ad essere orgogliosi di un paese che negli ultimi due conflitti
mondiali ha tradito spudoratamente gli alleati iniziali passando a
combattere al fianco del fronte originariamente nemico. Come si fa ad essere
orgogliosi di un paese che abbandona per due anni due soldati italiani in terra
indiana accusati di presunto terrorismo: se fosse accaduto agli USA
avrebbero inviata la Enterprise (più grande portaerei del mondo) nel Golfo del
Bengala con i missili Stinger puntati su Nuova Dehli e Mumbai pronti a essere
lanciati se non venivano prontamente rilasciati. Come si fa ad essere
orgogliosi di una paese in cui la disoccupazione dilagante giovanile è
soprattutto causata da una presa di posizione ed ingerenza dei sindacati contro
un mercato del lavoro più dinamico e più flessibile. Come si fa ad essere
orgogliosi di un paese che non ricorda in Parlamento il numero di imprenditori
che si sono suicidati in questi ultimi 24 mesi a causa dell'oppressione e
repressione fiscale dello stato italiano. Come si fa ad essere orgogliosi
quando la gestione del famoso patrimonio artistico della nazione è priva di una
vision strategica e di un inesistente coordinamento tra i vari attori di
mercato che sono in contrasto l'un con l'alto per ragioni di velleità o invidia
campanilistica.
Come si fa ad essere orgogliosi quando il primo
ministro italiano si reca in visita istituzionale in Medio Oriente a chiedere
l'elemosina a qualche fondo sovrano islamico sembrando Oliver Twist in
“posso averne ancora un po”. Come si fa ad essere orgogliosi di un ministro
diversamente bianco per l'integrazione razziale ed il controllo dei flussi
immigratori quando proprio lui stesso è arrivato da clandestino in
Italia by-passando tutti i requisiti e controlli che invece richiedono le
disposizioni di legge. Come si fa ad essere orgogliosi quando la nazione
esporta le migliori risorse dell'intelligentia italiana verso paesi che sono
nostri competitors ed al tempo stesso importa manodopera generica priva di
specifiche competenze professionali incapace di parlare e scrivere
correttamente la lingua italiana. Come si fa ad essere orgogliosi della nuova e
giovane classe politica italiana che propone per il rilancio dell'economia
soluzioni riciclate dal passato palesemente fallimentari come la
svendita di partecipazioni statali in settori strategici o la massiva
dismissione di patrimonio immobiliare pubblico in un momento in cui la borsa
italiana è ormai asfittica ed il mercato immobiliare è ingolfato per
saturazione di offerta. Come si fa ad essere orgogliosi di un paese che ha due
milioni di ragazzi appartenenti alla Neet Generation (not education, not
employment, not training).
Come si fa ad essere orgogliosi di un paese in cui i
gangli e le istituzioni vitali della nazione, sono ancora ammorbati e plagiati
dall'ideologia e da esponenti del pensiero comunista quando questo modello
economico è dichiaratamente fallito in tutto il mondo da anni e quegli
stati che lo hanno abbracciato in passato oggi lo rinnegano con la più
disgustosa repulsione. Come si fa ad essere orgogliosi di un paese che tutto il
mondo invidia ed ammira per quel marchio o “quel modo di produrre” tanto
desiderato ed ambito che è il “made in italy” lo stesso che invece viene abbandonato
a sé stesso dalle istituzioni nazionali lasciando che possa essere usurpato
da altri o acquistato spudoratamente da raider stranieri. Come si fa ad
essere orgogliosi di una nazione che ha segnato la storia economica del
dopoguerra con quello che poi è stato definito come il miracolo italiano,
quella stessa nazione che tra due decadi si vedrà proiettata al quindicesimo
posto del ranking mondiale, scavalcata dalla Nigeria e dall'Indonesia. Come
si fa ad essere orgogliosi di un paese in cui chi crea occupazione come
imprenditore e contribuisce al gettito fiscale con le imposte che colpiscono
massivamente la sua attività d'impresa viene considerato come un evasore
fiscale ed uno sfruttatore di manodopera operaia.
Come si fa
ad essere orgogliosi di un paese che ha passato gli ultimi due anni ad
esprimere il peggio di sé dopo aver visto il rischio del suo possibile
default finanziario durante l'estate del 2011, tergiversando sulle solite e
ridicole beghe di partito. Come si fa ad essere orgogliosi di un paese che ha
sfasciato e degradato i propri apparati scolastici e metodologie di formazione
universitaria, trasformando le scuole superiori in diplomifici e gli
atenei in laureifici che rilasciano titoli di studio conseguiti con i punti
delle merendine, quando fino a tre decenni fa la scuola italiana rivestiva una
rilevante funzione sociale per la sua capacità di selezione e formazione, considerata
tra le migliori per il suo percorso didattico tra le scuole pubbliche del
mondo. Se è in atto un processo di selezione naturale tra le popolazioni per il
mondo che verrà innescato dalla globalizzazione, allora non c'è tanto da
aggiungere: eravamo poveri e torneremo poveri e saremo ricordati come
uno dei più eclatanti ed inquietanti casi della storia economica di paesi che
escono dal baratro, si riscattano socialmente e vi ritornano anche piuttosto
velocemente. Come canta Fabri Fibra in Rap Futuristico: di politica non sono un
esperto, ma dicon tutti che l'Italia sarà presto un deserto. Per dirla
in dialetto veneto, se gli italiani i voe coparse da soli, beh eora lassei che
i sè copa.
Eugenio Benetazzo –
eugeniobenetazzo.com