mercoledì 16 agosto 2017

IL LICEO IN QUATTRO ANNI: LA BARBARIE CAPITALISTA



Non mi stancherò di ribadirlo. Nella distruzione programmata del liceo si esprime non solo la barbarie del tempo unificato sotto il segno della forma merce, ma anche un chiaro progetto politico. Per affermare se stesso in forma piena, il market system dell’integralismo della merce e del fanatismo della finanza deve abbattere i residui bastioni dell’eticità hegelianamente intesa: dalla famiglia come sua cellula allo Stato sovrano come suo compimento, discendendo “per li rami” dei sindacati e della scuola.
L'ISTRUZIONE SI FA AZIENDA. Distruggere la scuola (dal liceo all’università) serve alla global class dominante non solo perché, ça va sans dire, è più facile governare schiavi privi di cultura e di coscienza storica: la cultura è sempre lo spazio della acquisizione della coscienza della propria posizione nel cosmo e nella società. Accanto a questo motivo (e sinergico rispetto a esso), ve ne è un altro: da istituto di formazione di esseri umani pensanti e consapevoli di sé e della propria storia – tale era il liceo nel tempo della civiltà borghese –, la scuola si sta oggi ridefinendo in termini post-borghesi e ultra-capitalistici come “azienda” tra le tante. Più precisamente, come azienda erogatrice di debiti e crediti, pronta a “sfornare” in serie individui non pensanti ma efficienti, idonei per il mercato del lavoro flessibile e precario.
Del resto, ci ricorda Il Sole 24 Ore – l’Osservatore romano della globalizzazione capitalistica – quanto segue: «Maturità in 4 anni: dove è in vigore in Europa, In Italia farebbe risparmiare 1,4 miliardi». Due soli argomenti a favore della nuova barbarie, dunque: 1) in Europa è già così (e quando Bruxelles chiama, Roma non può non rispondere); 2) la nuova barbarie farebbe «risparmiare» (sic!). Tutto il resto non conta e nemmeno è menzionato. Cultura, coscienza critica, sapere, educazione: non si fa motto di ciò. La “ragion calcolante” dell’algida geometria del capitale non conosce altre ragioni. La descolarizzazione come momento fondamentale della distruzione dell’eticità a beneficio della ridefinizione del mondo intero come mercato borderless per atomi consumatori e – possiamo dirlo – ignoranti è già iniziata.
Diego Fusaro – Lettera 43