giovedì 26 giugno 2014

RESTEREMO IN STAGNAZIONE PER TUTTO IL 2015 (alla faccia di #lasvoltabuona)



Economia italiana ancora impantanata e malata di lenta crescita. E' la fotografia fatta da Confindustria che non guarda con ottimismo alle prospettive dalla congiuntura nel breve-medio termine. L'Ufficio studi dell'associazione degli industriali ha tagliato le stime per il 2014 e il 2015 e ora vede il Pil espandersi solo dello 0,2% quest'anno rispetto al +0,7% indicato lo scorso dicembre. Per il 2015 la crescita è attesa nell'ordine dell'1% rispetto al +1,2% indicato in precedenza. 
Previsioni decisamente inferiori a quelle date dal governo che mantiene una stima di +0,8% per il 2014 e +1,3% per il 2015. Allineate invece a +0,6% le previsioni di Pil per il 2014 di Istat, Bankitalia, Commissione Europea e Fondo Monetario Internazionale. 

Quest’anno pesa falsa partenza nel primo trimestre
Sull'anno in corso pesa la falsa partenza con il calo dello 0,1 per cento congiunturale del Pil nei primi 3 mesi dell’anno. Per il trimestre in corso è attesa una moderata ripresa a +0,3% t/t. Confindustria rimarca come finora le previsioni di graduale progressione dell’economia tricolore sono state disattese e la maggiore fiducia di imprese e consumatori non si è tradotta in comportamenti di spesa. 
Bruciato un milione di posti di lavoro 
Indicazioni non confortanti anche sul fronte lavoro. Dall’inizio della crisi sono stati bruciati circa un milione di posti di lavoro. Per il Centro Studi di Confindustria il tasso di disoccupazione sta iniziando a scendere dai massimi toccati nel primo trimestre di quest'anno ma solo gradualmente andando sotto il 12,5% solo nel 2015 (ad aprile è risultato pari al 12,6%). Compresa la cassa integrazione il tasso di senza lavoro è stimato al 13,5% a fine 2015. 
Sul fronte debito Confindustria vede il rapporto debito/Pil salire quest'anno a 135,9% e il prossimo attestarsi a 135,1%, mentre il deficit/Pil 2014 è atteso a 2,9% dal 2,7% indicato in precedenza. (source)