mercoledì 12 ottobre 2016

L’ITALIA NON INVESTE IN RICERCA: IL 97% DEI PROGETTI VIENE BOCCIATO



97 atenei Italiani, 895 dipartimenti, 4431 progetti inviati e 2 miliardi e cento milioni di euro richiesti. Non è la tombola, ma i numeri del bando Prin, che vaglia i progetti di ricerca che verranno finanziati dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca dal 2015 al 2016. Il numero che spaventa di più è però quello dei progetti bocciati: il 96%.
"Possiamo girare i numeri come vogliamo - dice il docente dell'Università di Milano Giovanni Muttoni alla Stampa - la maggior parte dei progetti è stato silurato". Degli oltre 4000 progetti scientifici che sono stati inviati al Miur, solo a 300 è stato dato il via libera, per un investimento totale pari a 92 milioni di euro.
Nell'articolo scritto da Flavia Amabile per La Stampa, i numeri si spiegano da soli:
"109 progetti per le Scienze della Vita (cui andranno 31.111.638 euro), 95 progetti per le Scienze Fisiche (cui andranno 31.686.164 euro) e 96 progetti per le Scienze sociali e umanistiche (27.446.999 euro)"
Stando alle dichiarazioni del Miur, i fondi stanziati sono due volte e mezzo quelli del bando precedente datato 2012.
"Il sostegno alla ricerca di base è essenziale - commenta il Miur nell'articolo de La Stampa - Il Prin è uno dei principali canali di finanziamento ma nel Programma Nazionale ci sono anche altri strumenti ce vanno in questa direzione. Dei 2,5 miliardi stanziai, oltre 1 miliardo servirà a finanziare interventi sul capitale umano come le misure per attrarre in Italia i vincitori dei bandi Erc e rendere più competitivi i nostri ricercatori"
Analizzando i dettagli dei progetti che verranno finanziati, emerge una forte discriminazione di alcuni settori di ricerca. Ad essere penalizzati sono settori fondamentali come la chimica (8 progetti approvati), l'informatica (6 progetti) e le scienze della terra (solo 7 progetti tra geologia, metereologia, climatologia, oceanografia, risorse naturali).
A confronto le facoltà ingegneristiche nell'ambito del civile, dei materiali, dell'elettronica e delle comunicazioni hanno ottenuto 33 progetti, matematica pura e applicata 19. Ci sono quindi ricerche di serie A, e di serie B, cosi come ci sono alcuni atenei che esultano per il boom dei finanziamenti ottenuti, come l'Università della Sapienza e l'Università di Cagliari, e chi invece esige un cambiamento. Tra questi, ci sono i dottorandi:
" ' Più spazio ai ricercatori e alla ricerca' , mettendo mano nella nuova legge di bilancio. A chiedere all'esecutivo Renzi un cambio di passo è Giuseppe Montalbano, segretario nazionale dell'Adi (Associazione Dottorandi e Dotori di Ricerca Italiani) - riporta La Stampa - Secondo l'ultima indagine annuale Adi su Dottorato e Post-Doc negli ultimi 8 anni il nostro Paese ha perso circa il 44,5% dei ricercatori, passando dai 15.733 posti del 2006 agli 8.737 del 2016, a causa del blocco dei bandi"